SNACK DOLCE O SALATO?
Guerriere e rivoluzionari, grazie. Storie di donne che hanno fatto l’Italia come la conosciamo, una repubblica
di Elena Stancanelli (da D del 1° gennaio 2020)
Nella postfazione al suo Controinsurrezione, un breve romanzo di quache anno fa (pubblicato soltanto adesso da Cento Autori), Valerio Evangelisti racconta modi e ragioni di quel suo te-
sto, a cominciare dall’invito ricevuto da Antonio Moresco: scrivere qualcosa ambientato nel Risorgimento. Alla ricerca di fonti e informazioni, nell’Almanacco Bompiani del 1972, a cura di Umberto Eco e Cesare Sughi – dedicato al romanzo di appendice – Evangelisti trova estratti del feuilleton L’Ebreo di Verona, del gesuita Antonio Bresciani. E si appassiona alla storia di Babette di Interlaken, la vergine comunista, fumatrice di sigaro, anima della carboneria europea, sobillatrice professionale vissuta a Roma all’epoca della repubblica mazziniana.
Tenutaria di un bordello, bella, forte, ambigua, Evangelisti ne fa la protagonista del racconto.
Intorno a lei i giovani volontari da tutta la Penisola, arruolati nelle legioni che fiancheggiano la rivoluzione di Garibaldi. La città in fiamme, i preti subiscono la violenza della vendetta, tutto è sublime, eroico e lurido insieme. «Il meglio di ciò che viviamo oggi, come Stato, risale ai pochi mesi della repubblica del 1849; il peggio alla sua sconitta».
Snack salato: l’amarezza di un’Italia come avrebbe potuto essere, e come, forse, non sarà mai.
Valerio Evangelisti, Controinsurrezioni, edizioni Cento Autori, 10 euro-
Qualche anno più tardi Evangelisti torna a quei giorni del 1849 e scrive il romanzo I guerrieri della libertà (Mondadori). Attraverso di loro, i combattenti, racconta quello che accade in città. Aristocratici, popolani, artisti e commercianti e persino le donne sparavano, fianco a fianco contro i militari francesi e le truppe pontiicie. Il papa Pio IX li ha traditi, adesso vuole addirittura la pace con gli austriaci. Il 15 novembre 1848 Pellegrino Rossi, capo del governo dello Stato pontiicio, viene assassinato in piazza della Cancelleria dal figlio di Ciceruacchio, celebre patriota romano e taverniere. Scoppia la rivoluzione. Il papa fugge e a Roma, viene proclamata la repubblica, la cui costituzione prevede l’abolizione della pena di morte, la laicità di stato, la libertà di culto e il sufragio universale (maschile, ma quello femminile non era ufficialmente vietato), diventando la matrice di tutte le costituzioni moderne, che arriveranno però dopo più di cinquant’anni. Adelaide, di cui si innamora Folco Verardi, il fornaio ravennate, è una donna libera, intelligente e coraggiosa.
Guerriere, puttane, colte, lei e le altre combattono per Garibaldi e perché la loro vita non torni a essere quella di prima. Purtroppo perderanno.
Snack dolce: «Mentre Folco aiutava Adelaide a riallacciarsi il busto, le baciò i capelli.
“Penso di amarti”, le sussurrò con voce roca. “Io per niente” rispose lei “Ma devo dire che mi
diverti”».
Valerio Evangelisti, I guerrieri della libertà, Mondadori, 17 euro.